L’Anno pastorale che iniziamo ci farà vivere il tempo del Giubileo, quale momento di grazia e di misericordia del Signore verso il suo popolo e l’intera umanità, bisognosa di ritrovare strade di riconciliazione e di pace.
Il tema pastorale di quest’anno sarà la speranza, quale dono di Dio che gli uomini sono chiamati ad alimentare per avere sempre nel cuore e nella vita il desiderio di Dio che si rende presente nella storia di oggi e ci apre il cuore all’eternità felice in Lui.
Vogliamo far nostro il tema del Giubileo “pellegrini di speranza”, nella consapevolezza che solo se la nostra vita è alimentata dalla fede, dalla speranza e dalla carità sapremo sperimentare la bellezza di essere amati da Dio e scopriremo che attraverso Gesù la nostra vita avrà sempre un respiro di cielo che porterà ad essere profeti della Parola di Dio nel nostro tempo e cittadini del cielo.
Vogliamo caratterizzare la nostra vita comunitaria attraverso momenti di preghiera, di adorazione, di catechesi, di incontri comunitari per far crescere la fraternità e l’amicizia, di gesti di carità che possano non farci rubare la speranza, come ci dice Papa Francesco.
Dobbiamo ringraziare l’Arcivescovo che ha voluto che il Santuario della Madonna dell’Acqua diventasse Chiesa giubilare per tutto il 2025, perchè ogni fedele possa ricevere l’Indulgenza plenaria, quale dono di grazia e di misericordia del Signore attraverso l’intercessione di Maria, tanto venerata in questo luogo.
Un’attenzione particolare sarà riservata ai giovani e alle famiglie, perché la speranza cristiana possa suscitare in tutti la fiducia in Dio, la voglia di prendere sul serio il Vangelo del Signore e si possa ritrovare quella serenità del cuore e l’armonia nei rapporti familiari che sono minacciati dall’opera del maligno che divide e allontana dalla fede nel Signore Gesù.
Sono pane quotidiano le notizie che ci arrivano dai media sulle tante situazioni di sofferenza e di morte causate dalle guerre in tante parti del mondo e di come anche fra la nostra gente comportamenti distorti e violenti portino a generare omicidi e violenze nelle case, per la strada, nei luoghi di ritrovo dei giovani e in tanti altri ambienti di vita e di lavoro.
Occorre ridare speranza perché questo nostro mondo non è abbandonato dalla misericordia e dalla provvidenza di Dio e tutti i battezzati devono ritrovare la gioia di credere in Gesù, maestro e Salvatore, di testimoniare con perseveranza e coraggio la fede in ogni ambiente di vita, sapendo che il Signore ha bisogno del lievito del buon esempio per far arrivare a tutti il suo amore che abbraccia e perdona.
Chiediamo al Signore di aiutarci a riscoprire la bellezza del nostro Battesimo, per vivere la vita nuova che Lui ha messo nel nostro cuore e ci dia la grazia di desiderare di essere “santi” perché animati dallo Spirito Santo che è in noi, per vivere la comunione fraterna nella comunità cristiana e per coinvolgere tanti altri in un cammino sinodale che ci porti a testimoniare che sono nella fede in Dio saremo capaci di costruire un mondo di giustizia e di pace fra tutti i popoli della terra.
Ci aiuti Maria, Madre della speranza, a vivere con fedeltà e coraggio questo Anno di grazia del Signore per sperimentare che siamo amati e perdonati da Dio e che già da ora siamo figli del Paradiso.
Il Proposto don Paolo